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La sera del 21 maggio, il prodigio del sole si manifestò in modo sfolgorante, in uno sfavillio di luci e di colori inimmaginabili. La più fervida fantasia non avrebbe saputo creare uno spettacolo simile.
Il Cortesi scrive ancora:
"Intanto nel recinto, pochi minuti dopo le 18, un signore, che accompagnava un figlioletto malato grida:
- Guardate il sole, guardate il sole.
Un fremito scuote i circostanti: pochi secondi dopo si leva d'attorno un'esplosione di entusiasmo frenetico:
- Il sole, il sole, guarda come gira... guarda la Croce nel sole... ecco l'Ostia benedetta, quella è la Madonna Immacolata, vedi i colori di quelle foglie.
Tutti guardano nel sole, che era appena sbucato dalle nubi, ma era ancora velato da una tenue bambagia di vapori.
Tutti hanno qualche cosa da vedere nel sole e attorno a sé...". (v. L. Cortesi, Storia dei finti di Ghiaie, o.c. pp. 94- 95).
Il 21 maggio, dopo l'apparizione, nella casa parrocchiale di Ghiaie, don Luigi Cortesi affermava: "Il fenomeno del sole viene a confermare e collaudare la realtà delle apparizioni" (v. A. Ballini, Una fosca congiura contro la storia, p. 44).